Wikipèdia:Legir l'occitan versione italiana
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Introduzione
[Modificar lo còdi]Con il termine lingua d'oco, Dante Alighieri descrisse la lingua parlata tra i Pirenei e le Alpi, in confronto al francese e l'italiana in base alle loro rispettive particelle affermative: oïl (antenato del oui) e sì.
Difatti, mentre i termini òc e oïl derivano rispettivamente dalle locuzioni latine hoc ed hoc ille, la parola italiana "sì" trae la sua origine dall'avverbio latino sic (i.e. "così").
Il termine lingua occitana deriva dalla locuzione latine hoc ille e apparve nei testi amministrativi latini verso il 1300. Dagli anni 1960-1970, la parola occitano è diventata usuale e implica una definizione linguistico-geografica estesa, mentre il termine provenzale nomina il dialetto provenzale in senso stretto, in uso nella regione della Provenza.
L'alfabeto occitano
[Modificar lo còdi]Come qualsiasi altra lingua anche l'occitano possiede un alfabeto, ovvero la norma classica (esistono altri sistemi) composto da ventitre lettere. Su questa pagina troverete solo pochi punti fondamentali attinenti alla corretta pronuncia della lingua.
Gli articoli
[Modificar lo còdi]In occitano gli articoli sono:
Articolo definito
[Modificar lo còdi]Al singolare:
- Maschile: lo can
- Femminile: la femna
Al plurale:
- Maschile: los cans
- Femminile: las femnas
Articoli indefinti
[Modificar lo còdi]Al singolare:
- Maschile: un can
- Femminile: una / ua femna
Al plurale:
- Maschile: dels cans
- Femminile: de las femnas
Le preposizioni
[Modificar lo còdi]Ecco un riassunto di come si formano tutte le preposizioni articolate:
- a + lo = al
- da + lo = dal
- de + lo = del
- per + lo = pel
- sus + lo' = sul o suu (gas.)